È possibile sfruttare la tecnologia e l’intelligenza artificiale per migliorare l’analisi tattica nel calcio?

Adriano Bacconi, RE:LAB

Adriano Bacconi, allenatore e campione del mondo nel 2006 nell’ambito dell’Analisi Tattica, è uno dei più rinomati studiosi sull’argomento. La sua vasta esperienza nel settore testimonia come la tecnologia sia diventata uno strumento fondamentale per ottimizzare le decisioni tattiche nel calcio professionistico. Attraverso l’utilizzo di strumenti come il tracciamento GPS, dati sulla pressione applicata e intelligenza artificiale, l’analisi tattica si evolve costantemente, mirando a interpretare non solo gli eventi visibili sul campo, ma anche le dinamiche invisibili che guidano il gioco.

Secondo Bacconi, questa rivoluzione ha preso piede già negli anni ’90. Nello specifico, durante i Mondiali USA ’94, il tecnico sviluppò insieme al Centro Nazionale Ricerche di Pisa un software pionieristico per l’analisi in tempo reale delle partite, aprendo la strada a un approccio sempre più avanzato nell’analisi tattica nel calcio. Le sfide affrontate nel convincere gli allenatori dell’utilità della tecnologia sono molteplici, sottolineando l’importanza di strumenti adeguati nel processo decisionale. Sorprendentemente, ancora oggi persiste uno scetticismo su questo tema, persino in Serie A.

La comunicazione è cruciale, poiché ogni software di analisi tattica deve essere facilmente comprensibile agli allenatori e al personale, offrendo loro l’opportunità di integrare nuove conoscenze in un approccio già consolidato. Non bisogna dimenticare che la tecnologia è uno strumento, non il fine; l’obiettivo principale è prendere decisioni tattiche migliori grazie ai giusti strumenti.

Il percorso trentennale di sviluppo di queste tecnologie, almeno per Bacconi, passa attraverso milestone cruciali. La prima risale proprio ai Mondiali USA ’94, che, nonostante la delusione per gli italiani, rappresentarono per il tecnico toscano la consacrazione di una visione rivoluzionaria del calcio. Grazie al nuovo software, l’allenatore Sacchi ha potuto catalogare le azioni di ogni giocatore, i loro attributi spaziali e temporali, aprendo la strada ad ulteriori innovazioni nell’analisi delle partite.

In Serie A, i vantaggi sono evidenti. Un esempio citato da Bacconi riguarda l’ultima partita tra Lazio ed Empoli dello scorso campionato. Durante la gara, l’analista ha rilevato che Bandinelli, centrocampista più forte dell’Empoli, aveva un’eccessiva disponibilità nel ricevere la palla. L’allenatore della Lazio, informato di ciò, ha potuto modificare la posizione di Immobile, andando a frenare le performance degli avversari. Questo è un esempio concreto di come l’intelligenza artificiale può supportare l’uomo nel prendere decisioni tattiche informate, senza ridurre le capacità strategiche dell’allenatore.

L’analisi durante la partita include l’uso di semafori per identificare rapidamente le aree di forza e debolezza. La telemetria fornisce dati in tempo reale negli ultimi dieci minuti, consentendo agli allenatori di adattarsi ai trend di gioco. La pericolosità potenziale è un nuovo concetto in fase di sviluppo, che valuta non solo quanto vicino al gol è arrivata una squadra, ma anche le opzioni di gioco non sfruttate. Questo fornisce un indicatore del possibile rischio e offre all’allenatore informazioni più dettagliate per prendere decisioni tattiche.

In tutto questo, il ruolo dell’analista è cruciale. Si tratta di una figura che comprende il calcio non solo dal punto di vista matematico, ma anche da quello concettuale, formata tramite uno specifico corso per Data Analyst. Gli analisti devono essere ascoltati seriamente, anche se lavorano dalla tribuna, e devono collaborare strettamente con l’allenatore per fornire informazioni utili.

Il calcio del futuro sarà sempre più influenzato dalle tecnologie digitali e dall’analisi dei dati. In questo contesto, l’impiego di strumenti avanzati offrirà un vantaggio tattico sempre più significativo durante le partite. Un altro caso significativo citato da Bacconi riguarda un confronto tra i giocatori Chiellini e Lukaku avvenuto durante una partita di due anni fa. L’analisi ha rivelato come Chiellini, attraverso il tracciamento degli spazi liberi, riuscisse ad anticipare le azioni di Lukaku, creando un vantaggio tattico. L’interpretazione concettuale dello spazio di gioco permette di comprendere meglio quanto accade durante la partita, facendo riferimento a un modello che considera ampiezza, rifinitura e profondità come elementi chiave per comprendere la posizione dei giocatori durante l’azione.

A questo punto, entra in gioco l’intelligenza artificiale. Un sistema avanzato è in grado di prevedere le probabilità di successo delle azioni, fornendo informazioni cruciali per prendere decisioni tattiche durante la partita. Emergono anche temi di sicurezza, poiché un approccio predittivo tramite algoritmi contribuisce a valutare il rischio di infortuni durante le partite, oltre a offrire una personalizzazione degli allenamenti più mirata per ogni giocatore. Tuttavia, la gestione della privacy dei dati rimane una questione importante, con molte informazioni che vengono mantenute riservate e accessibili solo all’interno delle squadre.

In conclusione, l’evoluzione tecnologica nel calcio non solo ottimizza le performance, ma apre anche nuove prospettive nella gestione e nell’analisi dettagliata del gioco.

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